Ogni anno, in genere l’ultima domenica di ottobre, si celebra a Poggiridenti la festa del santo patrono: San Fedele Martire. Ogni anno i fedeli che sentono questa ricorrenza si devono “sorbire” il panegirico sulla vita del Santo, che, a seconda del predicatore, si può di volta in volta anche arricchire di particolari. Ma quest’anno, chiamato a fare la “summa” sarà monsignor Felice Rainoldi, teologo e liturgista, oltre che studioso di storia locale ed esperto in storia dell’arte. Monsignor Rainoldi era già stato ascoltato in occasione della Mostra delle Opere di Misericordia, e verrà nuovamente coinvolto nella redazione di un libro sul complesso parrocchiale di San Fedele, in cantiere per il 2014. L’intervento con l’esperto è fissato per venerdì 25 ottobre alle ore 21.00 nella chiesa parrocchiale di San Fedele in Poggiridenti. Il relatore illustrerà la figura del santo patrono attraverso la vita del soldato romano Fedele tra leggenda e storia, soffermandosi sul suo martirio e la sua testimonianza di fede. Oltre al materiale bibliografico con riferimenti alla letteratura e all’arte, Monsignor Rainoldi si servirà anche della proiezione di alcune formelle lignee che fanno parte dei tredici stalli in noce intagliato e scolpito del coro, che si trova dietro l’altare maggiore, raffiguranti la vita del Santo. Si tratta di un’opera pregevole degli inizi del 1700 dell’intagliatore veneto Giovan Battista Zotti. La serata, di taglio religioso e culturale è stata programmata dall’Associazione San Fedele, in collaborazione con la parrocchia, per celebrare i cinquecento anni di fondazione della parrocchia, che cade il 14 gennaio del prossimo anno. Il 2014 è ormai alle porte. Tanto è stato fatto e ancor molto rimane da fare, sia per il quinto centenario che per gli anni a venire, perché l’obiettivo dell’Associazione non è di fermarsi alla scadenza celebrativa, ma di continuare con gli impegni per il recupero del patrimonio architettonico, artistico e degli arredi sacri, sparsi nelle varie chiese del paese. Una serata sicuramente da non perdere, non solo per i residenti, ma anche per coloro che sono interessati alla cultura e arte locali, con invito particolare alle comunità di Tresivio e Montagna, un tempo unite in un'unica Pieve.
Felice Piasini – Addetto Stampa A.S.F. – ottobre 2013