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Presentazione della tela restaurata di San Luigi Gonzaga Domenica 27 ottobre alle ore 16:30, presso la chiesa parrocchiale di San Fedele, verrà presentata la tela di San Luigi Gonzaga restaurata a cura dell'Associazione San Fedele con la partecipazione di offerenti che hanno voluto contribuire alla spesa del restauro a testimonianza dell'attaccamento dei cittadini di Poggiridenti ai loro beni storico-relgiosi. Sottoscrizione ancora aperta, sia per ricordare i propri cari defunti, persone che portavano e portano il nome di Luigi o semplice sostegno alle attività promosse dall'associazione. Il dipinto, opera del pittore Alessandro Paravicini e risalente al 1749, originariamente appeso alla parete del presbiterio della chiesa parrocchiale, è l!unico superstite delle tele lì collocate e trafugate nell!ottobre del 1974. Luigi, primo di otto figli del marchese di Mantova Ferrante Gonzaga, nasce nel 1568 e già da bambino sente quella "conversione dal mondo a Dio” che lo porterà a consacrare la sua vita al Signore. A 17 anni entra nella Compagnia di Gesù rinunciando ai beni e al titolo nobiliare e mettendosi al servizio dei più poveri e derelitti. Nel 1590, quando Roma viene colpita da una violenta epidemia, Luigi, con altri fratelli Gesuiti, si dedica a prestare soccorso agli ammalati. La sua carità gli costa la vita, contagiato muore di peste il 21 giugno 1591 a soli 23 anni. Il suo nome e il suo eroismo diventano presto popolari e il culto di San Luigi si espande in breve tempo. Beatificato nel 1605 e successivamente canonizzato nel 1726, gli vengono dedicate chiese, cappelle, dipinti e statue. Anche nella nostra provincia cresce la devozione a San Luigi e, a Sazzo di Ponte in Valtellina, si inizia la costruzione di una chiesa a lui dedicata che sarà consacrata, nel 1664, dal cardinale Federico Borromeo. Da allora il santuario di Sazzo sarà meta di devoti e pellegrini. Il Papa Pio XI lo proclama patrono della gioventù nel 1926 e Giovanni Paolo II protettore dei malati di AIDS. Dei preziosi colori ritrovati, della vicenda storica del Santo e della diffusione del suo culto in Valtellina parleranno: • Don Mariano Margnelli, Arciprete di Ponte in Valtellina e Rettore del Santuario di Sazzo • Franca Prandi, studiosa di storia locale • Ornella Sterlocchi, restauratrice
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I STORIA DE STI AGN 243 testimonianze: la biografia di un paese Sabato 9 marzo 2024 alle ore 16:00, nella chiesa parrocchiale di San Fedele a Poggiridenti, sarà presentato il libro "I storia de sti agn" frutto dell’impegno di un gruppo di lavoro dell!"Associazione San Fedele e delle famiglie del nostro paese. Un libro che raccoglie testimonianze, racconti, ricordi e memorie che ne fanno un prezioso e inedito spaccato autobiografico della comunità, ricco di riferimenti alla nostra primitiva lingua madre e cioè al nostro dialetto. Un libro che propone ben 234 testimonianze che, coprendo quattro o più generazioni, dà voce ad anziani che ricordano e a giovani che raccontano ricordi di ricordi. Un libro che fa pensare a un viaggio in tempi e spazi conosciuti ma, soprattutto, verso luoghi interiori, intessuto com!è di nostalgia, di rimpianto ma anche di serenità e rassegnazione. Un libro che già nel titolo “I storia” rimanda al passato, alla memoria come strumento di conservazione e trasmissione di tradizioni e identità intese sia come valori ma anche come modi, cornici del nostro vivere sociale: la famiglia, il lavoro, la scuola, la religione, le malattie, il dolore, la guerra… Un libro che, forse senza volerlo, fa conoscere e trasmette quella che è una storia collettiva, attraverso memorie individuali sparse, ma composte in un disegno organico se non unico. Un libro che ci sembra "un bene culturale" che abbiamo percepito come esposto al rischio di perdita ma ancora degno di essere difeso e trasmesso. Un libro, infine, che ci ricorda l!esigenza etica di non dimenticare perché fare memoria è essenzialmente atto di civiltà. Il 9 marzo ne parleremo con Mariangela Cederna, coordinatrice del lavoro, con Franca Prandi presidente dell!" Associazione San Fedele, con il sociologo Aldo Bonomi e con il linguista Michele Prandi. Non mancherà una piacevole prestazione dialettale a cura di Felice Piasini.
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