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DALLE PAROLE AI FATTI

Ci siamo lasciati (PoggInforma n. 18 del dicembre scorso) con l’assegnazione dell’incarico per il restauro dello stendardo di San Fedele a Cinzia Oliva, e ora non ci resta che attendere i risultati dell’intervento. In verità speravamo (PoggInforma n. 20 del giugno 2019) di poter riportare a casa il manufatto restaurato in occasione di San Fedele, cioè per il 27 ottobre, ultima domenica del mese, in cui siamo soliti festeggiare il nostro patrono. Ci siamo però resi conto per l’ennesima volta, di quanto dipendiamo dalle procedure burocratiche, che prevedono, anche per interventi chiari e ben definiti, tempi lunghissimi. Il primo passaggio ha coinvolto la Curia diocesana e il Ministero per i beni e le attività culturali. Ottenuto finalmente il benestare del Ministero, lo stendardo ha lasciato l’Oratorio del SS.Crocifisso, alla volta del laboratorio di Torino, il 13 giugno. Ma prima di poter mettere mano al restauro, si doveva attendere il sopralluogo delle responsabili della Sovrintendenza, che è avvenuto il 19 agosto. A questo punto, abbiamo capito che il nostro desiderio era irrealizzabile. Per quanti non avessero letto gli articoli sopracitati, si riassume sinteticamente, che si tratta di un restauro conservativo dello stendardo di San Fedele, dipinto e ricamato. La datazione dei ricami è del XVII secolo, mentre i tessuti di fondo risalgono alla seconda metà del XVIII e XIX secolo. L’incarico è stato assegnato alla restauratrice di tessuti antichi, Cinzia Oliva, sentito anche il parere dell’esperto Gian Luca Bovenzi, che aveva già analizzato e valutato il patrimonio dei paramenti sacri della parrocchia. Per la fine di settembre abbiamo ottenuto, da Luca Quartana, la promessa per la fumigazione delle parti lignee del santuario del Carmine. Come pure siamo riusciti, col tecnico incaricato, a fissare come termine ultimo per la consegna del progetto relativo al risanamento della parte inferiore delle pareti affrescate del Ligari, aggredite dall’umidità, la fine di ottobre. Il progetto ci consente solo di partecipare ad eventuali bandi o finanziamenti pubblici, ben lontani ancora dalla fase esecutiva. E, sempre restando nell’edificio dell’Oratorio del SS. Crocifisso, sono state evidenziate delle criticità per quanto riguarda la statica del soffitto ligneo, dipinto e decorato con simboli della passione e morte di Cristo, che riprendono il tema degli affreschi ligariani del presbiterio. Urge quindi un sopralluogo per verificarne lo stato di sicurezza in caso di utilizzo dell’aula per manifestazioni religiose e culturali. Per quanto riguarda i costi, l’Associazione San Fedele si fa carico dell’intervento di fumigazione al Carmine e del restauro dello stendardo che ammonta a ca. dieci mila euro. E’ questa l’occasione per partecipare alle spese da parte di chi, per esempio, volesse ricordare un proprio caro e contribuire così alla salvaguardia e tutela del patrimonio lasciatoci dai nostri avi.

Felice Piasini – Addetto Stampa ASF.