Da scambi epistolari intercorsi alla fine del mese di ottobre scorso tra la restauratrice Cinzia Oliva e la presidente dell’ASF Franca Prandi, risulta che si sta finalmente mettendo mano allo stendardo di San Fedele. È stato, infatti, “smontato” nei vari pezzi che lo compongono e c’è già stato il sopralluogo iniziale con la Soprintendenza, per concordare le varie fasi di lavoro e relative procedure. Sempre secondo la restauratrice torinese, i lavori veri e propri sarebbero iniziati nel mese di dicembre, e la consegna dello stendardo restaurato prevista per la seconda metà di febbraio. Nel corso dell’intervento di restauro saremo informati e aggiornati di come procede il lavoro. Quindi, finalmente una buona notizia! Il 29 novembre scorso, inoltre, è stata fatta la fumigazione delle parti lignee nel santuario della Madonna del Carmine da parte della ditta specializzata di Luca Quartana. Si è proceduto, dato che il ciclo biologico dei coleotteri xilofagi prevede che in autunno siano in fase di pupa o stato di letargia, con fumiganti chimici idroreattivi. Secondo Quartana, sarebbe opportuno ripetere il trattamento in primavera, in occasione dello sfarfallamento e della ovideposizione. Per completare il ciclo si dovrebbe procedere nei mesi di luglio/agosto con la fase del monitoraggio, per controllare l’esito delle operazioni di abbattimento autunnale. Quartana ha trovato la chiesa del Carmine più asciutta di quella di San Fedele, forse perché più ventilata, o meno aggredita dal basso dall’umidità. A proposito di umidità e muffe non va per niente bene per la parte a est dell’Oratorio del SS. Crocifisso. Le piogge incessanti del mese di novembre non hanno fatto altro che peggiorare la situazione, e, più si aspetta ad intervenire, più oneroso diventerà il lavoro di recupero degli intonaci affrescati, per non parlare di quelli non più recuperabili. Avevamo posto al tecnico incaricato la fine di ottobre come termine ultimo per la consegna del progetto di restauro e questi ci ha garantito che per la fine di dicembre riuscirà ad assemblare il materiale fotografico di supporto alla sua relazione tecnica e a consegnare il progetto definitivo. È pur vero che nel frattempo c’è stato un nuovo sopralluogo tra il tecnico e il parroco Don Umberto, per fare il punto della situazione, ma all’Associazione serve questo documento quanto prima, per poter accedere ai bandi relativi ai finanziamenti, indetti da enti pubblici e fondazioni, perché le sole nostre risorse economiche non lo consentono. Per quanto riguarda invece la messa in sicurezza del soffitto, servirà il coinvolgimento della parrocchia, proprietaria del bene. Ci piacerebbe, nell’anno che viene, potervi annunciare l’inizio dei lavori anche per questo edificio, che tanto ci sta a cuore, sia per il suo valore artistico-religioso, che per la possibile fruibilità, post intervento, per cerimonie ed eventi culturali. Nel ringraziare associati, volontari, benefattori e quanti ci seguono, vi auguriamo un sereno periodo di feste e un proficuo 2020. Felice Piasini - Addetto Stampa ASF.